Hai bisogno di uno psicologo, uno psichiatra o uno psicoterapeuta?!? Che confusione! Facciamo chiarezza…

Spesso si fa confusione fra queste professionalità e si utilizzano i tre termini in maniera interscambiabile, quasi fossero sinonimi ma non è così!

Queste tre figure sono ben distinte l’ una dall’altra e ciascuna di esse ha delle competenze specifiche che lo differenziano dagli altri.

Essi, al contrario di quello che il senso comune può suggerire, hanno una formazione differente e ambiti di intervento molto diversi. È altresì vero che essi possono collaborare e integrare le loro conoscenze.

Ma vediamo nello specifico chi ha studiato cosa, e chi fa cosa.

Lo psicologo

Il percorso per diventare psicologo presuppone diversi anni di studi e il superamento di molti esami. Non si esaurisce con il conseguimento della laurea magistrale o quinquennale (vecchio ordinamento).

Infatti, dopo la laurea, per diventare a tutti gli effetti uno psicologo è necessario frequentare un tirocinio professionalizzante della durata di un anno, sostenere un esame di Stato. Solo al superamento di esso si otterrà l’abilitazione alla professione di psicologo.

Inoltre, è necessario iscriversi ad un albo degli psicologi regolamentato da un ordine di riferimento, tendenzialmente quello dove si ha la residenza o dove si opera principalmente.

Nel concreto, quindi, a livello di istruzione, lo psicologo è un professionista che ha:
– Un titolo di laurea della durata di 5 anni (vecchio ordinamento) o un titolo triennale ed uno magistrale in psicologia;
– Frequentato un tirocinio professionalizzante della durata di 1 anno;
– Sostenuto e superato un esame di Stato abilitante alla professione;
– Provveduto ad iscriversi ad un ordine di appartenenza (sul sito di ogni ordine è possibile consultare la lista degli psicologi iscritti, quello degli psicologi di Trento lo trovi qui).

Attenzione!

Una persona con una laurea in psicologia non è di fatto uno psicologo, ma un Dottore in Psicologia: non può iscriversi all’albo e, soprattutto, non può svolgere le mansioni di uno psicologo.

La professione dello psicologo è regolamentata da una specifica normativa, il codice deontologico, che ne definisce i doveri ed i limiti e a cui ciascun professionista deve attenersi.

In che ambito opera lo psicologo

Gli ambiti dove può operare uno psicologo sono molti. Essi variano a seconda della ulteriore formazione che il professionista ha deciso di intraprendere attraverso indirizzi specifici di laurea o master e corsi universitari post laurea.

Può lavorare in ambito clinico, ma anche delle aziende, dello sport, della scuola, della salute, ecc. Può svolgere interventi rivolti al singolo, al gruppo, ma anche alla comunità.

Il principale strumento di intervento dello psicologo è il colloquio. Questo può accompagnarsi alla somministrazione di test psicologici con una funzione diagnostica ed orientativa.

Lo psicologo che non sia specializzato e abilitato alla psicoterapia:
NON può trattare disturbi psicologici o psichiatrici;
– In ambito clinico può fare diagnosi e suggerire adeguati percorsi di trattamento;
– Può offrire consulenza e supporto psicologico a tutti coloro che presentino un disagio o un problema che non configuri i sintomi di un disturbo psicopatologico.

In ogni caso lo psicologo, non essendo un medico, non può prescrivere farmaci.

Che differenza c’è fra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta?

Lo psichiatra

La psichiatria è la branca specialistica della medicina che si occupa dello studio, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici.

La prima differenza con lo psicologo è lo psichiatra è un medico. Ha conseguito una laurea in medicina e chirurgia, e che ha poi conseguito la specializzazione in psichiatria.

Questo fa sì che lo psichiatra abbia una preparazione dettagliata sugli aspetti biologici delle patologie psichiche. Inoltre, in quanto laureato in medicina, può somministrare farmaci, altra differenza sostanziale sia con lo psicologo che con lo psicoterapeuta.

In che ambito opera lo psichiatra

Lo psichiatra si occupa di:
– Valutare la sintomatologia presentata dal paziente;
– Fare diagnosi riguardo a tutti i disturbi psicopatologici;
– Favorire il decorso clinico proponendo una cura che può indirizzarsi verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico.

Lo psichiatra, in quanto medico, può anche avere una formazione psicoterapeutica. In tal caso, avrà il titolo aggiuntivo di psicoterapeuta.

La legge italiana consente agli psichiatri di avere il titolo di psicoterapeuta su semplice richiesta all’Ordine professionale. Questo di fatto non garantisce, come invece è per gli psicologi, che lo psichiatra-psicoterapeuta abbia frequentato una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia.

Una piccola postilla merita la figura del neurologo che è un medico specialista in neurologia, che studia le patologie del sistema nervoso centrale e periferico del cervello.

Lo psicoterapeuta

L’articolo 3 della legge 56/89 prevede che possano essere abilitati all’esercizio della psicoterapia i laureati in psicologia o medicina che abbiano acquisito una specifica formazione, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente.

Quindi, in un certo senso, lo psicoterapeuta è l’evoluzione dello psicologo in quanto ha un’ ulteriore formazione di 4 anni dopo aver ottenuto l’abilitazione alla professione.

Di cosa si occupa lo psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta è il professionista indicato nella cura e nel trattamento dei disturbi psicopatologici attraverso strumenti non farmacologici.

Nello specifico, questo professionista si occupa di attuare interventi rivolti a:
– individuare il/i sintomo/i che provoca sofferenza e trasformarlo/i nel target del percorso di psicoterapia;
– individuare il funzionamento della persona per evidenziarne i punti di forza e gli elementi disfunzionali con l’obiettivo di sfruttare i primi per modificare i secondi;
– aiutare la persona nella conoscenza di sé e nel riordinare le proprie priorità e bisogni;
– definire in maniera condivisa gli obiettivi specifici della terapia attraverso una continua collaborazione fra paziente e terapeuta;
– tenere monitorati i miglioramenti attraverso test e colloqui.

Esistono diverse scuole di psicoterapia che presentano orientamenti diversi. Per sapere quali sono i principali, puoi leggere il mio articolo “La Psicoterapia: questa (quasi) sconosciuta”.

In alcuni casi, quando la situazione specifica lo richiede, queste tre figure possono collaborare al fine di aiutare il paziente nel migliore dei modi. Sempre rispettando gli ambiti di competenza di ciascun professionista.

Che differenza c’è fra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta?

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