Se hai deciso di intraprendere un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia e non sai come scegliere il giusto terapeuta, in questo articolo puoi trovare dei consigli che ti aiuteranno.

Innanzitutto, se non ti è chiara la differenza fra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra, ti invito a leggere il mio articolo dedicato che saprà fugare ogni tuo dubbio.

Ma veniamo a noi.. per prima cosa, sarai contento di sapere che:

Non esiste una scienza esatta riguardo a come scegliere il terapeuta giusto

Il mio consiglio è quello di scegliere l’orientamento o l’approccio che ti sembra più indicato per la tua problematica e che meglio pensi possa adattarsi con il tuo stile di pensiero. Successivamente ti dovrai interrogare sulla modalità preferita, se in presenza o online.

La pandemia ha insegnato che è possibile anche sostenere dei percorsi di psicoterapia e di sostegno psicologico in rete e che essi hanno gli stessi benefici di quelli in presenza. Per questo motivo, se preferisci sostenere gli incontri a casa tua, o in un altro luogo che reputi opportuno, potrai optare per un terapeuta che offre questa possibilità. Ti basteranno una buona connessione internet, un dispositivo da cui collegarti e degli auricolari.

Una volta deciso l’approccio e la modalità, suggerisco di cercare un professionista che rispetti queste caratteristiche. Lo puoi fare chiedendo un nominativo al tuo medico di medicina generale o facendo una ricerca su Google. Infine, una volta individuata il professionista giusto, non ti rimarrà altro da fare se non contattarlo per raccogliere informazioni, chiarire eventuali dubbi e fissare il primo appuntamento. Ricorda di chiedere tutto quello che ritieni opportuno e se te la senti, puoi già accennare al tipo di problematica così il terapeuta arriverà preparato al primo colloquio. In alternativa, ti saprà indirizzare a chi meglio saprà aiutarti.

Se non conosci i principali tipi di psicoterapia e approcci, ti consiglio di dare un’occhiata al mio articolo “La Psicoterapia, questa (quasi) sconosciuta”.

Come scegliere il giusto terapeuta

A parte gli aspetti più tecnici connessi alla metodologia e agli strumenti utilizzati di diversi approcci, è necessario tenere a mente che

il paziente e il terapeuta sono “persone” che interagiscono fra loro

e di conseguenza, la relazione tra loro è fondamentale, ed è necessario che esse “si prendano”.

Sottolineo questo aspetto perché può succedere che essi non si combinino bene fra loro. Questo può accadere non perché il terapeuta non sia competente o il paziente sufficientemente motivato, ma semplicemente perché non è scattata quella scintilla necessaria ad innescare lo strumento principe della psicoterapia: la relazione terapeutica.

Il primo colloquio

Il primo colloquio è di fatto la prima volta che paziente e terapeuta si vedono e si conoscono, e da cui può prendere il via la relazione terapeutica.

È un momento importante e fondamentale per entrambi. Il paziente potrà capire se la persona che ha di fronte ispira fiducia, sicurezza, e se può essere il professionista che fa al caso suo.

Dall’altra parte, il terapeuta avrà i primi elementi su cui riflettere per inquadrare la problematica presentata e fare una proposta di aiuto, qualora lo ritenga opportuno. O, al contrario, proporre un invio ad altro collega qualora non fosse in grado di aiutare la persona.

Per farla più semplice, puoi pensare all’incontro fra terapeuta e paziente come ad una sorta di primo appuntamento al buio. Magari sulla carta la persona che hai di fronte è la persona perfetta che incarna tutti i requisiti desiderati, ma dal vivo non ti suscita nessun interesse particolare. O, al contrario, senti che può nascere qualcosa di bello e sei disposto ad incontrarlo di nuovo.

Ecco, allo stesso modo, anche se chiaramente per fini diversi, è il primo colloquio con il tuo terapeuta. Nei primi minuti puoi già osservare le tue reazioni nei suoi confronti e se esse sono positive, ci sono buone possibilità che si instauri una corretta relazione.

La relazione terapeutica

Infatti, come abbiamo detto, alla base di ogni percorso di psicoterapia e di supporto psicologico, è necessario che si crei una buona relazione terapeutica. Essa deve avere alla base stima reciproca, fiducia, assenza di giudizio e percezione di sicurezza.

Solo attraverso l’instaurarsi di una corretta relazione terapeutica sarà possibile raggiungere l’alleanza terapeutica necessaria per ottenere i risultati e raggiungere gli obiettivi condivisi.

Se ciò non dovesse accadere ed hai la percezione che ci sia qualcosa che non funziona, o ti trovi a disagio o in imbarazzo, è fondamentale intervenire subito esternando la tua difficoltà al terapeuta. Egli saprà aiutarti ed assieme potrete discuterne per trovare una soluzione cooperativa, o, come ultima alternativa, potrà suggerirti il nominativo di un terapeuta che faccia al caso tuo.

Il giusto terapeuta

Quindi, riassumendo, non c’è una regola precisa per scegliere il giusto terapeuta perché di fatto non esiste IL GIUSTO terapeuta in assoluto. Esiste però il professionista che in quel dato momento e per le sue caratteristiche (non necessariamente solo professionali) senti che si combina bene con la tua esperienza e con il quale ti senti a tuo agio, in un clima di empatia, comprensione, fiducia e non giudizio. Ecco, se sperimenti queste sensazioni ed emozioni significa che hai di fronte a te il giusto terapeuta e che assieme a lui potrai costruire fin da subito un percorso di crescita, di successo e di stima reciproca che ti porterà a raggiungere i tuoi obiettivi.

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